ITALIA 2012
100 minuti
1999. Yaguine e Fodé, due adolescenti della Guinea, decidono di scrivere una lettera “Alle loro Eccellenze i membri e responsabili dell’Europa” per descrivere la condizione dei bambini nel loro Paese e chiedere aiuto. Vogliono però consegnarla personalmente e, per far ciò, si nascondono nel vano carrello di un aereo che ha Bruxelles come destinazione.
2009. Thabo, ragazzino prelevato dal suo villaggio guineiano come possibile promessa del calcio, viene abbandonato in mezzo a una strada perché ritenuto non sufficientemente dotato. Il compagno di allenamenti Rocco lo rintraccia e inizia con lui un avventuroso viaggio verso N’Dola il luogo in cui Thoba ha la sua famiglia.
Un film che mostra due ‘cammini della speranza’ che hanno mete opposte. Se Yaguine e Fodé ripongono le loro aspettative in un’Europa all’epoca non ancora in crisi economica profonda, Thabo e Rocco fuggono proprio da chi in quell’Europa ha messo il profitto al di sopra di qualsiasi rapporto umano.
“L’Africa al cinema, fidatevi, non la conoscete. Da La mia Africa a The Constant Gardener, dalla coppia Redford-Streep a quella Fiennes-Weisz, avete visto solo e sempre un continente nero tinto di bianco, visto da fuori, pur se con le migliori intenzioni. Ecco perché Il sole dentro, pur con le sue ingenuità e alcuni passaggi a vuoto, rimane un piccolo gioiello: perché le location raccontate sono quelle in cui Paolo Bianchini, regista, autore del soggetto, cosceneggiatore e ambasciatore Unicef, ha girato.”
(Boris Sollazzo, Pubblico, 18 novembre 2012)